Proprio perchè si è certi che il farmaco equivalente è sicuro, efficace e di qualità al pari di quello di marca, il Sistema Sanitario Nazionale rimborsa alle farmacie solo il costo del farmaco generico. Se quello “griffato” costa di più e il cittadino non vuole sostituirlo deve corrispondere la differenza di prezzo sotto forma di ticket.
Poichè in Europa il prezzo medio del farmaco equivalente è inferiore al quello italiano, dal 15 aprile 2011 l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ente deputato a controllare l’immissione in commercio dei farmaci, ha stabilito di rimborsare alle farmacie il prezzo medio europeo e non più l’effettivo costo del medicinale. E ancora una volta la differenza tra il prezzo di rimborso e quello del farmaco la paga il cittadino. Ne consegue che sul farmaco di marca si paga un ticket più alto e soprattutto che anche su molti equivalenti si paga il ticket.
Devo sottolineare che questo non lo ha deciso nè il farmacista nè il medico. Si tratta infatti di un’ulteriore manovra di risparmio dello Stato a carico del cittadino.
Di positivo c’è da dire che tutte le case farmaceutiche, sia di farmaci “griffati” che di equivalenti, stanno provvedendo a diminuire il prezzo dei farmaci. Si spera quindi che presto la situazione torni alla normalità.