La vitamina B3 o PP

 

La vitamina B3 è anche conosciuta come v itamina PP e niacina. Con tali termini vengono indicati l’acido nicotinico e la nicotinammide, due sostanze indispensabili perchè contribuiscono alla sintesi di due molecole senza le quali non potrebbero avvenire numerosissime reazioni nel nostro organismo:  il NADP e il NAD.

In quali alimenti si trova

La vitamina B3 si trova negli alimenti di origine animale soprattutto carne e pesce. Inoltre è presente in lievito, legumi e frutta oleosa come nocciole, noci, arachidi.

La niacina si trova anche nei cereali ma in una forma non disponibile per l’assorbimento intestinale. Tuttavia alcune tecniche di cucina sono in grado di liberare la vitamina. Ad esempio il lavaggio del mais con acqua di calce che viene effettuato in America centrale.

Sintomi da carenza

La carenza di vitamina PP è un evento molto raro perchè essa è presente in numerosi alimenti e perchè è sintetizzata anche dal nostro organismo a partire dall’aminoacido triptofano. Quindi con una normale dieta se ne assumono quantità sufficienti. La carenza di vitamina B3 si instaura quando coesistono una dieta povera di proteine e cereali preparati in modo da mantenere la forma NON assimilabile di niacina.

La carenza di questa sostanza causa una malattia conosciuta come pellagra. Da qui il nome di vitamina PP cioè Pellagra Preventing (che previene la pellagra). La pellagra è conosciuta come la malattia delle 3 D: Dermatite, Demenza e Diarrea poichè questi sono i sintomi che la contraddistinguono.

Le manifestazioni cutanee consistono in un arrossamento delle superfici esposte al sole, lingua dal colorito rosso e vivo.

I sintomi gastrointestinali comprendono vomito e diarrea.

I sintomi neurologici comportano danno mentale con depressione, insonnia, ansietà e disorientamento.

Storia

La pellagra è una malattia che venne scoperta nel 1735 dal medico spagnolo Casals ed era diffusa nei secoli passati nelle popolazioni la cui dieta si basava prevalentemente sul mais come ad esempio i padani che mangiavano soprattutto polenta. Come già detto, infatti, nei cereali la vitamina B3 è presente in una forma non assimilabile.

Per cui fino all’inizio del secolo questa patologia colpiva milioni di persone ogni anno.

Negli anni ’20 il medico statunitense Goldberg dimostrò che la malattia era di origine alimentare e non infettiva e solo nel 1937 si dimostrò che la sostanza la cui carenza causava i sintomi di pellagra era l’acido nicotinico. Poi nel 1945 si notò che anche il triptofano era in grado di prevenire la patologia:  infatti dal triptofano il nostro organismo sintetizza l’acido nicotinico.

Tossicità

L’ipervitaminosi B3 è davvero rara. Tuttavia gli eventuali sintomi sono arrossamenti cutanei, nausea, vomito, disturbi gastrici, iperglicemia e iperuricemia.

 

You can leave a response, or trackback from your own site.

Leave a Reply